Le Interviste di Nick – Relativo

Relativo
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Eccoci con l’appuntamento di inizio settimana qui su “Le Interviste di Nick” con un nuovo artista emergente. Nella scorsa puntata abbiamo conosciuto la cantautrice Talija Project, mentre oggi andiamo sul versante rap e ci spostiamo in zona partenopea, per conoscere il giovane Relativo.

Pseudonimo di Salvatore Gamardella, nasce a Napoli il 12 Luglio del 2000. Cantautore, rapper, poeta e scrittore, si diploma al Liceo Scientifico partenopeo Vittorio Emanuele II e prosegue la sua formazione nella Capitale, all’Università Roma 3, presso il Dipartimento di “Lettere e Filosofia”. Da sempre appassionato di musica, canto e recitazione, manifesta sin dalla tenera età una forte inclinazione per la scrittura e la riflessione poetica ed è così che, a soli 16 anni, pubblica il suo primo libro, “Amo relativo”, seguito, 3 anni più in là, da “Fra sismi e scosse, i maremoti del cuore”. Sul fronte musicale, approda nei digital stores nel 2019, anno della sua prima release, “Ti insegno a volare“. Nel 2020, è il turno di “Impossibile” e del debut album “Instabile”, un progetto raffinato ed intimista, composto da 8 tracce, che mette in evidenza le poliedriche doti artistiche di Relativo, in particolare, una maturità autorale di non facile riscontro tra i suoi coetanei, un flow diretto ed incisivo ed un’impronta stilistica personalissima, facilmente riconoscibile. Questo primo disco, consente all’artista di arrivare al grande pubblico, che inizia ad apprezzarlo e sostenerlo, permettendogli di collezionare un numero incredibile di ascolti, streams e views, che superano il milione; cifre straordinarie per un emergente, soprattutto per un emergente volutamente indipendente. Pochi mesi più in là, arriva “T’arricuord”, cover in chiave rap presentata ed interpretata in dialetto napoletano, che riconferma la versatilità dell’artista, mettendo in luce il suo lato più intimista, malinconico e romantico. A soli 20 anniRelativo, è già considerato uno dei maggiori esponenti del nuovo conscious rap italiano, un mix esplosivo, ma al tempo stesso ricercato e profondo, di flow, testi, metrica e capacità comunicativa. Nel 2021, approda su tutte le piattaforme digitali “Promessa”, la release, intensa e viscerale, che affronta il tema delicatissimo e complesso della depressione adolescenziale e che lo consacra definitivamente come una delle più promettenti leve della scena italiana. Talento, ambizione, umiltà e determinazione sono gli elementi chiave di Relativo e della sua musica, brani attualissimi che portano però con sé il valore senza tempo delle tradizioni, dei sentimenti, delle emozioni e del bisogno, essenziale, di condividere.

Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista

1) Per prima cosa, vorrei saperne di più sulle tue origini artistiche. Come e quando hai iniziato a fare musica e sei entrato in questo mondo?

Relativo: Ho iniziato scrivendo poesie all’età di 13 anni, ma la prima canzone (“La mia relatività”) l’ho scritta soltanto 4 anni più tardi. I primi lavori in studio, invece, risalgono al 2019. Se sono riuscito a inserirmi nell’ambiente è stato grazie a Big219, con cui ho realizzato la canzone d’esordio, “Ti insegno a volare”.

2) Da dove viene il nome Relativo?

Relativo: In una vita dove tutto è relativo mi sento relativo anch’io. Penso che avere dei dubbi e mettersi continuamente in discussione sia una cosa buona. Se pensi di sapere tutto, invece, rischi di non saper più ascoltare e diventi incapace di cambiare la tua opinione e di imparare cose nuove.

3) Ci sono artisti che ti hanno influenzato o ispirato?

Relativo: Sicuramente, e non pochi. Tra i rapper citerei, ad esempio, Izi e Tedua.

4) Quanto pensi che sia importante avere una forte identità musicale e come commenteresti la tua?

Relativo: Penso sia importante, ma non è detto che un artista poliedrico privo di una forte identità musicale non possa fare carriera. Per quanto riguarda me ho ancora molto da imparare, a prescindere dall’identità musicale.

5) Parliamo del tuo nuovo singolo, “Promessa”. Cosa puoi dirci su questo brano?

Relativo: “Promessa”, pur trattando il tema della depressione e dell’emarginazione sociale, è un delicato inno di speranza e di rinascita. Spero che questa canzone possa dare un po’ di forza a me e a tutti coloro i quali condividono la mia sofferenza.

6) Cosa provi quando fai musica?

Relativo: Mi sento vivo, leggero, felice.

7) C’è qualche artista con cui ti piacerebbe o vorresti avere l’onore di collaborare?

Relativo: Certo. Stimo molto, ad esempio, Matteo Bellu.

8) Quali sono i tuoi progetti futuri? E che vette vorresti raggiungere?

Relativo: Continuerò il mio percorso con umiltà, pazienza e dedizione. L’obiettivo rimane sempre quello di stupire me stesso e gli altri con la mia musica.

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