Prima intervista di Maggio qui con la rubrica di “Le Interviste di Nick“. L’ultima artista che abbiamo conosciuto ad Aprile è stata la bellissima Aura, mentre oggi, dopo l’ultima pubblicazione che abbiamo fatto su di lui, torniamo a parlare di e con Rames.
Rames è un rapper italiano nato a Chieri (TO) nel 1986. Si avvicina alla musica iniziando a scrivere e produrre interamente i suoi brani, che ottengono, sin da subito, ottimi riscontri da parte di pubblico e critica. Ma Rames non è soltanto un rapper, bensì una webcam puntata sulla realtà: il suo focus riprende le situazioni, i punti più salienti del contesto in cui vive. La sua musica è un faro per tutti coloro che si sentono spenti, avvolti da uno stato di afflizione e di incertezze, motivandoli e spingendoli a ricercare la giusta energia per rinascere. Sonorità ballabili e ritmate, vestono testi riflessivi e rilassanti, portando in essere il connubio perfetto tra astrazione e melodia, ricercatezza e presenza scenica.
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1) Innanzitutto, vorrei parlare delle tue origini artistiche. Come e quando hai deciso di fare musica e sei entrato in questo mondo?
Rames: Il primo approccio con la musica è stato più o meno tra i miei 13 e 14 anni dove già amici di amici frequentavano il mondo del rap è muovevano i primi passi con i loro progetti : Il momento in cui sono entrato in questo mondo però è quando decisi di produrre il mio primo progetto da solista “Rames” che risale al 2006 è comprendeva 12 tracce .Il motivo per cui decisi di iniziare è di continuare, oltre la scontata passione per la musica è l interesse per questo mondo , è stata la soddisfazione di creare qualcosa di mio che avesse molte sfaccettature su cui potevo mettermi alla prova puntare a degli obbiettivi è raggiungerli..
2) Come hai scelto il tuo nome d’arte?
Rames: Il nome Rames nasce fin dal principio del mio percorso: inizialmente non era legato a qualcosa in particolare se non alla cultura hiphop e perché dagli amici venivo chiamato così, poi col tempo Rames o Playrames, che è stata l evoluzione rappresenta tutto ciò che li dà vita ,che lo alimenta e che lo mantiene attivo..la musica, le collaborazioni, il tempo, le idee ,gli obbiettivi e la direzione artistica..
3) Ci sono artisti che ti hanno influenzato o ispirato?
Rames: Non sono mai stato un “fan accanito” in particolare dell’artista singolo: lo sono più stato del genere e della cultura. Di ogni artista che ho ascoltato e ascolto cerco sempre di cogliere però quali sono i loro pro e i loro contro captando cosa vogliono trasmettere e soprattutto in cosa mi possono aiutare…citandone qualcuno, partendo dal principio possono essere : J ax – Bassi Maestro- Fabri Fibra- Caparezza- Marracash e molti altri artisti sia degli anni 90 che del mainstream..
4) Quanto pensi che sia importante avere una forte identità musicale e come commenteresti la tua?
Rames: Questa penso che sia la domanda più complessa ma anche la più interessante perché potremmo parlarne per ore ..L’identità musicale non è importante e fondamentale perché è il primo approccio che un artista o un professionista che lavora in questo settore ha con il pubblico. Deve essere molto chiara e determinata ,può cambiare, puó essercene contemporaneamente anche più di una nello stesso periodo, ma l’ importante e che venga sempre associata e sia sempre inerente al progetto stesso. La mia identità artistica, per quanto riguarda i progetti passati e presenti rappresentano una fascia temporale che parte dagli anni 90 e finisce ai tempi d’oggi ,ma ha anche un occhio attento verso il futuro. Il messaggio che si porta dietro il remake “Playrames Deluxe” oltre al compimento dei 10 anni per esempio è proprio questo: “sono un progetto oldschool che compie 10 anni ,mi sono adattato e rinnovato nel presente senza perdere le mie origini ,so cosa mi sta accadendo intorno e dove mi trovo.. molto probabilmente ci vedremo nel futuro”..
5) Parliamo appunto di questo tuo nuovo album “Playrames Deluxe”. Cosa puoi dirci più nel dettaglio su questo progetto?
Rames: L’album playrames “originale” che comprendeva 21 tracce pubblicate su YouTube da non molto, ma uscite all’incirca 10 anni fa è un progetto a cui tengo molto e a anche sempre avuto buone potenzialità. Oggi escono alcune tracce in versione rivisitate per dare al progetto un’altra opportunità portandolo anche nel mondo digital ..i produttori che anno partecipato al progetto anno colto subito nel segno il lavoro che volevo mettere in piedi . Lavorare su brani con le voci originali , senza stravolgerli ma rendendoli più attuali, ci ha messo comunque dei paletti in fase di produzione.. sicuramente sarebbe stato più semplice partire con produzioni nuove…Ma a noi le cose semplici non piacciono..
6) Cosa provi quando fai musica?
Rames: Durante la fase di creazione quindi della parte operativa artistica una delle cose che provo è l’azzeramento totale di tutto ciò che mi circonda: anche se per brevissimo tempo è una situazione di benessere mentale temporale che può cambiare drasticamente l’umore e influenzare anche il resto della giornata .Per quanto riguarda il contorno della parte creativa e invece più in discorso di tecnica e di strategia..
7) C’è qualche artista con cui ti piacerebbe o vorresti avere l’onore di collaborare?
Rames: Mi piacerebbe collaborare con chiunque sia interessato alle mie attività e alla mia musica. Non mi piace crearmi però illusioni o obiettivi che difficilmente si possono raggiungere: se capita l occasione di creare collaborazioni importanti bene ma devono essere reali e trasparenti.
8) Quali sono i tuoi progetti futuri? E che traguardi vorresti raggiungere?
Rames: I progetti futuri a breve termine sono la pubblicazione di un remix di un brano valutando la produzione del video e contemporaneamente, partire con delle produzioni nuove, questi sono i passaggi che apriranno le strade per arrivare a diversi traguardi: migliorare il ciclo produttivo della parte creativa, crearmi sempre più esperienza per quanto riguarda la direzione artistica, aprire nuove collaborazioni e allargare il piano d’azione per la diffusione dei progetti.
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