Le Interviste di Nick: Il ritorno di Rius

Rius
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Eccoci al secondo ed ultimo appuntamento per questa breve settimana con “Le Interviste di Nick“. Ieri abbiamo segnato il ritorno del cantautore siciliano Mario d’Alio e anche oggi vediamo il ritorno di un artista già conosciuto: direttamente da Avola, il rapper Rius.

Nome d’arte di Rosario Distefano, lo abbiamo potuto conoscere in un appuntamento di oltre un anno fa. Si avvicina alla cultura Hip Hop nel 2015 grazie alle prime partecipazioni ai contest di freestyle e fino ad oggi ha prodotto ben 7 progetti tra Mixtape, EP e Album ufficiali. L’ultimo dei suoi progetti è “Vegnu Ro Cianu” , un album caratterizzato da un linguaggio “crudo”, di strada, econsacrazione dal punto di vista metrico e tecnico dell’artista siciliano. Nel progetto sono presenti 7 tracce più una bonus track ovvero la versione acustica del brano Yusuf, una traccia già presente nel progetto Écoute-Moi. L’album è ricco di featuring con diversi artisti come il napoletano Angelo Ante, i compaesani CZeadh & Wolf, l’albanese The King, il palermitano Freddie Sperone & il pilastro siracusano Izio Sklero. Le strumentali, in gran parte Trap sono state prodotte quasi tutte da Kashondelivery, oltre ai conterranei Damo Rass, Prince J Sick & Guido Caligiore. L’intero progetto è stato registrato, mixato e masterizzato presso il Royal Room Studios, la stessa etichetta discografica si occupa della distribuzione del disco in tutte le piattaforme di distribuzione e streaming digitale. “96012” è una delle tracce centrali del nuovo disco, una traccia molto “street”, l’ennesima conferma di ciò che Rius ha fatto per il panorama musicale Hip Hop avolese a livello nazionale. L’artista riesce attraverso un’accurata sperimentazione metrica a mettere in risalto le proprie doti, un utilizzo continuo di punchline, una sorta di “testa a testa” con se stesso, la voglia di non avere limiti, di puntare sempre più in alto. Un inno alla propria città per affermare ancora una volta che anche Avola “suona Hip Hop”!

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1) Allora Rius, è passato più un anno da quando abbiamo avuto il piacere di intervistarti per la prima volta. Pensi di essere cambiato in questo tempo?

Rius: Tanto, penso di essere maturato tanto musicalmente, lo dimostra il nuovo progetto, lo dimostra l’invidia di molti “artisti” nei miei confronti! Ritornando alla mia crescita, devo tanto a chi mi sta accanto giornalmente e alla Royal Room Records.

2) Che novità musicali ci hai portato in questi mesi di lavoro?

Rius: Ogni artista è sacrosanto che sia autocritica ed io penso che con il nuovo progetto abbia “messo” in campo un Rius totalmente diverso, su strumentali che non avevo mai preso in considerazione, con metriche, tecniche e flow abbastanza differenti dall’ultimo EP.
Oltre tutto insieme al mio amico Guido ho avuto modo di rivisionare in versione acustica la traccia “Yusuf” già presente nel precedente progetto.

3) Al tempo, ti trovavamo col tuo singolo “Chignon” e l’EP “Écoute-moi”. Cosa puoi dirci invece del nuovo album “Vegnu Ro Cianu”?

Rius: Sotto diversi punti di vista penso che l’album si possa definire più “completo”, più “professionale”!
Contiene ben 7 tracce più una bonus track, proprio la versione acustica di cui parlavo nella precedente domanda.
Nel progetto ho deciso di inserire come in Écoute-moi un altro featuring internazionale con l’albanese “The King” oltre a tutti gli altri ragazzi con i quali già da un po’ collaboro.
Ho avuto anche il piacere insieme a Freddie Sperone di collaborare con Izio Sklero, artista che da tempo stimo davvero tanto, una persona davvero alla “mano” che mi ha aiutato anche nella stesura della traccia stessa
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Rius - Vegnu Ro Cianu

4) Il più recente estratto del nuovo disco è “96012”. Ci puoi parlare di questo brano?

Rius: 96012 sono le mie radici, è il mio modo per dire grazie alla città che mi supporta, è il mio modo per dire “Io ci sono! Non da ieri! Io ci sono da tempo e continuerò ad esserci!”
96012 me lo porto dietro da quando eravamo veramente in pochi a rappare, da quando eravamo additati come “diversi”! 96012 è la testimonianza della mia crescita artistica, in poche parole sono io, 96012 è Rius.

5) Credi che nel nuovo album ci sia una traccia più rappresentativa? E se si, quale e perchè?

Rius: A livello sociale penso che senza ombra di dubbio la traccia più rappresentativa sia la versione acustica di “Yusuf”. Oggi come oggi il razzismo è un tema troppo importante e mi spiace che molti artisti non ne parlino facendo finta di niente. Per il resto amo tutte le tracce, esco pazzo per i ritornelli di “Vegnu Ro Cianu”, “Bugatti Noire” & “Mbylle Gojen”, amo le strofe di “96012”, “Nu Bacjie e nu Vafangul”, “Ultras” & “Non ci Fotti!”
In poche parole amo un po’ tutto il progetto, traccia più, traccia meno comunque mi piace!

6) Con questo tuo lavoro discografico, pensi che la tua musica sia cambiata o abbia subito una qualche evoluzione?

Rius: Certamente! Sono cambiate le strumentali, le metriche, il flow, la tecnica, il mio modo di approcciarmi è cambiato a 360°! Spetta comunque all’ascoltatore l’ultima parola!

7) Dopo quanto fatto in questo tempo hai maturato nuovi progetti per il futuro?

Rius: Si! Ho già qualche traccia in “cantiere”, totalmente diversa dalle tracce ascoltate fino ad ora, mi piace sperimentare! Non è giunto ancora il momento di mettete la parola “fine” a tutto anzi non vedo l’ora di poter tornare a fare i live per divertirmi con i miei ascoltatori!

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