Eccoci con un altro appuntamento qui con la rubrica interviste su “Le Interviste di Nick“, dedicata agli artisti emergenti. Dopo aver conosciuto più nel profondo il giovane cantautore Stillpani, dopo lungo tempo andiamo a confrontarci con una band, e che band, perchè oggi abbiamo il piacere di parlare direttamente con i membri dei CdA.

I “CdA” nascono a Roma nel 2014 con l’obiettivo di portare sui palchi di tutta Italia le sigle dei cartoni animati più amati trasmessi dagli anni ‘70 fino ad oggi. Grazie ai loro elettrizzanti arrangiamenti in chiave Rock e a un vero e proprio Show completo di sketch e video proiezioni ad hoc, riescono a divertire, appassionare e far rivivere emozioni sopite dal tempo. 

L’effetto nostalgia che attivano i CdA quando salgono sul palco fa venir voglia di scoprire, sigla dopo sigla, quale sarà il prossimo ricordo ad uscire dal cassetto. Dal 2022 affiancano a quello delle cover un nuovo percorso che li porta a scrivere brani inediti inerenti il mondo degli anime giapponesi. I primi singoli “Con un pugno” (One Punch Man) e “You & I” (Demon Slayer) sono disponibili in tutti gli store e le piattaforme digitali. Dopo quasi dieci anni di attività, i CdA vantano collaborazioni con molti doppiatori e artisti del campo musicale e dell’animazione, nonché l’essersi esibiti in numerosi locali prestigiosi e l’aver calcato i più famosi palchi italiani. Apparizioni in articoli di giornale, rubriche radiofoniche e trasmissioni televisive completano il curriculum vitae di questa band di ragazzi romani pronti a portare a termine la loro missione alla fine di ogni concerto: far divertire ed emozionare fino all’ultimo spettatore.

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1) Innanzitutto, partiamo dal principio. Come vi siete conosciuti e diventati la formazione che siete oggi?

CdA: L’idea mi è venuta (Matt) mentre ero ad un concerto di Giorgio Vanni a Lucca Comics. Vedevo la reazione della gente alle sue canzoni e mi piaceva la sensazione di non sapere quale sarebbe stata la sigla successiva, volendone sentire il più possibile. Volevo salire sul palco anche io e far provare le stesse sensazioni a chi mi ascoltava. David il bassista, con cui suonavo in un’altra band, è l’unico della formazione originale ed è stato fin da subito entusiasta di far partire il progetto. Billo il batterista e Lorenz chitarrista sono arrivati in un secondo momento ma è come se ci fossero stati da sempre, ormai sono molti anni che suoniamo insieme. In origine suonavamo in band diverse ma eravamo amici, è stato facile decidere di collaborare. La cosa importante è che il nostro rapporto non finisce una volta scesi dal palco, ci vediamo quasi tutti i giorni anche fuori. Dal 2022 abbiamo scelto di fare quel passo in più rispetto al suonare cover delle sigle: iniziare a scrivere musica originale ispirata agli anime giapponesi più famosi con l’intento di far emozionare e mandare i nostri messaggi al pubblico che ci segue. MATT

2) Come avete scelto il nome CdA?

CdA: CDA viene da “Cristiani D’Avena”. Quando formammo la cartoon cover band nel 2014 ci serviva un nome simpatico e che rimandasse subito al fatto che il nostro spettacolo riguardasse le sigle dei cartoni animati, così scegliemmo appunto “Cristiani D’Avena”, un omaggio scherzoso alla Regina delle sigle dei cartoni animati Cristina D’Avena, che rispettiamo e ammiriamo moltissimo. Quando abbiamo iniziato a scrivere brani originali la decisione è stata quella di proporci con l’acronimo CDA, con cui il pubblico e i fan creati nel corso degli anni già ci conosceva. DAVID

3) Ci sono artisti che vi hanno influenzato o ispirato?

CdA: Ognuno di noi ha un suo stile e dei suoi punti di riferimento musicali che con la giusta chimica generano quello che potete ascoltare nei nostri brani. Matt il cantante ama Micheal Jackson e Freddy Mercury, Lorenz i Led Zeppelin e i suoi riff derivano sicuramente da una influenza Hard Rock e Classic Rock; nella sezione ritmica composta da me (David) e Billo si sente il Grunge e il Brit Rock, con sfumature stoner e new wave; stravediamo entrambi per gli Smashing Pumpkins e i Radiohead. Il fatto che sono molti anni ormai che condividiamo le nostre vite sul palco e fuori, aiuta moltissimo a far si che tutte queste influenze musicali convivano al meglio in tutti i nostri pezzi. DAVID

4) Quanto pensate che sia importante avere una forte identità musicale e come definireste la vostra?

CdA: L’Identità musicale è un po’ l’anima di una band. È la prima cosa che va sviluppata per far capire a chi ascolta di cosa si sta parlando. Se in un gruppo di persone che indossano una maglia nera tu ne indossi una bianca, non dico che diventi famoso solo perché la indossi, ma almeno vieni notato, che è il primo passo verso qualcosa di più grande. Noi ci definiamo una rock boy band. La nostra anima e le nostre canzoni sono sicuramente rock ma sul palco abbiamo l’attitude di un quartetto pop, ognuno col suo carisma e con la sua personalità. L’obiettivo però è comune: far divertire ed emozionare offrendo uno show elettrizzante. DAVID

5) Parliamo del vostro nuovo singolo “Gli Occhi dei Giganti”. Cosa potete dirci su questo brano?

CdA: Il tutto nasce dall’idea di trasmettere i nostri messaggi attraverso i manga e gli anime giapponesi che più amiamo. In questo caso si tratta de “L’attacco dei Giganti”, un capolavoro che ha avuto un successo enorme in tutto il mondo. Abbiamo iniziato a comporre il brano circa tre mesi fa e ci abbiamo lavorato moltissimo soprattutto per far in modo che il nostro animo rock si sposasse nel miglior modo possibile con gli archi e i cori dell’orchestra. Per quanto riguarda il sound infatti abbiamo deciso di puntare ad un rock con una sfumatura epica, avvalendoci dell’aiuto della favolosa Player 2 Orchestra. Crediamo che un tipo di opera come “L’Attacco dei Giganti” calzi a pennello per una collaborazione di questo genere. Il manga giapponese veicola concetti su più livelli di lettura, alcuni anche molto profondi. Il nostro messaggio è quello di non limitarsi alla sola apparenza, ma di fermarsi un attimo e guardare gli occhi delle persone. E’ li dentro che si nasconde la verità e molte volte se “i giganti” hanno una corazza è proprio perché si sono dovuti proteggere da qualcosa. Abbiamo ricevuto moltissimi feedback positivi sia dal nostro pubblico sia da chi non ci conosceva prima averlo ascoltato e siamo fiduciosi che possa continuare a piacere a tutti colori che lo ascolteranno. MATT

6) Cosa provate quando fate musica?

CdA: Per noi la musica è una necessità. Abbiamo iniziato a scrivere i nostri brani proprio perché ne avevamo bisogno. Quando siamo live sul palco ci sentiamo a casa, al sicuro, e in studio, quando produciamo i nostri brani, la sensazione è quella di completezza; in quel momento stiamo creando un qualcosa di nostro che poche ore prima non esisteva e che verrà apprezzato o criticato da chi lo ascolterà. Questo vuol dire fare arte, vuol dire fare musica, e per noi non c’è cosa più bella, siamo nati per questo. LORENZ

7) C’è qualche artista con cui vi piacerebbe collaborare?

CdA: Direi che per rispondere a questa domanda è il caso di rimanere nell’ambito delle sigle dei cartoni animati perché altrimenti non sarebbe possibile scegliere così facilmente. Sicuramente la regina delle sigle Cristina D’Avena non può che essere la prima scelta, subito dopo Giorgio Vanni che ci ha da sempre ispirati. Nonostante si siano sciolti sarebbe stato bello suonare insieme ai mitici Cavalieri del Re ma aggiungerei anche i Superobots che ancora oggi suonano alla grande. DAVID

8) Quali sono i vostri progetti futuri? E che vette vorreste raggiungere?

CdA: Abbiamo mille idee che bollono in pentola e ci sentiamo molto ispirati. I nostri programmi e progetti si stanno definendo di pari passo a quelli che stiamo attuando, riceviamo tantissimi stimoli e siamo strapieni di voglia di scrivere, suonare, e portare in giro la nostra musica. L’album è sicuramente uno dei primi obiettivi. La vetta da raggiungere è riuscire a fare una tournée in Giappone e magari collaborare con qualcuno dei numerosi artisti pazzeschi che si occupano delle sigle anime originali. Probabilmente abbiamo scelta la vetta più alta di tutte. DAVID

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