Le interviste di Nick – Strawman & The Jackdaws

Strawman & The Jackdaws
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Eccoci con un nuovo appuntamento con gli emergenti di “Le Interviste di Nick“. Dopo aver incontrato, oggi conosciamo una speciale formazione: un gruppo irlandese di origini italiane. Ecco a voi gli Strawman & The Jackdaws.

Band Alternative / Folk fondata da Riccardo Ranzani e con sede a Dublino, viene fondata nel 2017. La loro musica ha molte e diverse influenze: dalle atmosfere pop più orecchiabili ai riff distorti più duri, con un elemento sempre presente di linee melodiche folk. Uno dei punti di forza della band è l’impegno con la folla durante le esibizioni dal vivo. Dopo aver pubblicato due singoli, la band ha terminato di registrare il loro EP di debutto “F∇X“, rilasciato il 22 gennaio 2021. Dopo aver completato il loro primo tour irlandese-britannico con 3 spettacoli su 6 che hanno fatto il tutto esaurito, hanno intrapreso il loro primo tour italiano in alcune delle maggiori città del Paese, anche qui facendo il tutto esaurito 2 volte su 3.

Con i 4 membri Riccardo Ranzani, Michael Reolon, Jacopo Stofler e Niall Stewart, eccoci pronti per conoscere gli Strawman & The Jackdaws.

Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista

1) Per prima cosa vorrei sapere qualcosa sulle vostre origini. Come vi siete incontrati e siete diventati formazione che siete?

Strawman & The Jackdaws: Il gruppo nasce a Dublino nel Settembre 2017 quando noi italiani (Riccardo, Michael e Jacopo) ci siamo incontrati davanti ad una Guinness in un pub. Essendoci trasferiti per frequentare il BIMM institute e per metterci in gioco nella scena musicale di Dublino, dopo qualche birra di troppo abbiamo deciso di intraprendere questo percorso insieme. Dopo svariati concerti nei locali più rinomati della capitale, siamo riusciti a costruire una formazione fissa insieme agli irlandesi Rory e, nei contesti live, Niall.

2) Come avete scelto il nome “Strawman & The Jackdaws”?

Strawman & The Jackdaws: Appena Riccardo si è trasferito a Dublino, le persone hanno iniziato a chiamarlo “Strawman” (Spaventapasseri) per via dei capelli voluminosi e dei vestiti larghi che indossa. L’idea che ci è venuta in mente era quella di creare un nome con un forte immaginario visivo. Visto che notoriamente lo spaventapasseri dovrebbe allontanare i corvi (Jackdaws), abbiamo deciso di creare un ossimoro, nel quale viene nascosto il continuo contrasto tra una musica vivace e allegra e dei testi malinconici e profondi.

3) Chi sono artisti che vi hanno influenzato o ispirato?

Strawman & The Jackdaws: Ogni componente del gruppo arriva da un bagaglio e influenze musicali diverse, permettendoci di inserire colori e sfumature diverse all’interno della nostra musica. Di conseguenza è difficile trovare un genere specifico per noi, dal momento che lo vediamo più come un agglomerato di generi diversi tra loro. Le nostre canzoni solitamente spaziano tra il folk e l’indie, passando per il pop e il rock alternativo. Se dobbiamo elencare degli artisti che ci ispirano in fase di creazione e produzione delle nostre canzoni sarebbero: Of Monsters and Men, Bon Iver, Alt-J, The 1975 & Mumford & Sons.

4) Quanto pensate che sia importante avere una forte identità musicale e come commentereste la vostra?

Strawman & The Jackdaws: Sicuramente al giorno d’oggi è molto difficile trovare un’identità personale e non omologarsi al suono di artisti più affermati. Certamente la popolarità dei social media e delle piattaforme streaming, come Spotify, possono reprimere la creatività del musicista, portandolo a focalizzare l’attenzione nello scrivere seguendo i canoni standard caratteristici delle hit del momento, invece di inseguire la propria spontaneità. Nel nostro caso cerchiamo sempre di mediare le due cose, appagando il nostro gusto artistico senza però tralasciare l’aspetto popolare di una canzone.

5) Come ci si sente ad essere artisti italiani all’estero? E come come vi trovate a fare musica in inglese?

Strawman & The Jackdaws: Comporre musica in inglese, in un paese anglofono ti permette di raggiungere un bacino di utenza internazionale, sebbene consideriamo l’italiano una lingua più musicale e ricca di sfumature. Essendo le performance live il nostro punto forte, emigrare all’esterno ci ha dato più opportunità rispetto all’Italia; inoltre una città cosmopolita come Dublino offre la possibilità di entrare in contatto con diverse culture che sicuramente hanno influenzato la nostra musica.

6) Parliamo del vostro primo Ep “FOX”. Cosa potete dirci su questo album?

Strawman & The Jackdaws: È il lavoro di tre anni pieno di sacrifici, ma anche soddisfazioni, culminato con questa pubblicazione; l’intento di “FOX” è quello di trasportare gli ascoltatori in una realtà priva di problematiche e avversità comuni nella vita di tutti i giorni. Proprio come i corvi viaggiano insieme allo Spaventapasseri nel nostro immaginario, vogliamo che le persone che ascoltano la nostra musica o vengono ai nostri concerti siano coinvolte nel nostro viaggio e si sentano parte di esso, affrontando le proprie paure, invece di raggirarle. L’Ep è stato registrato tra Italia (Terzo Mondo Studio) ed Irlanda (Flaked Studio) ed ha ricevuto critiche positive a livello internazionale, classificandosi al primo posto nella classifica Amazon come album bestseller.

Fox - Strawman & The Jackdaws

7) C’è un brano che considerate il più rappresentativo per voi?

Strawman & The Jackdaws: Field Of Wonders è forse il brano che rappresenta maggiormente l’idea del viaggio presente in questo EP, attraverso i cambi ritmici e melodici, creando così diverse atmosfere e stati d’animo associabili agli sbalzi d’umore che la vita ti porta ad affrontare.

8) Cosa provate quando fate musica?

Strawman & The Jackdaws: Ci siamo trasferiti per realizzare questo nostro obiettivo comune ed è quindi diventata qualcosa che ci accompagna quotidianamente. Vista la frenetica società odierna, è importante avere un rifugio con cui ritrovarti con te stesso. Ad ogni nostro Live, cerchiamo sempre di trasmettere questa sensazione al pubblico che ci ascolta, cercando di allontanarli dai problemi giornalieri anche solo per una sera così da vivere appieno quel momento.

9) C’è qualche artista con cui vi piacerebbe o vorreste avere l’onore di collaborare?

Strawman & The Jackdaws: Per la produzione e l’accurata ricerca dei suoni sicuramente Bon Iver; ci piacerebbe condividere il palco con Bruce Springsteen per l’energia trasmessa ai live e il suo calore nei confronti della sua fanbase; infine coscrivere un brano con The Tallest Man On Earth.

10) Quali sono i vostri progetti futuri? E che vette vorreste raggiungere?

Strawman & The Jackdaws: Stiamo lavorando molto alla promozione del nostro EP di debutto “ F ∇ X”. Stiamo inoltre lavorando a rilasciare nuova musica e a prepararci per un tour europeo per quando sarà possibile suonare nuovamente dal vivo. Il tour in Russia è sicuramente una delle nostre priorità vista la cancellazione causata dalla crisi sanitaria. Non abbiamo un’obiettivo specifico per il momento, ma sicuramente riempire il Mediolanum Forum di Assago sarebbe un grande traguardo per noi.

Contatti e Link Utili sugli Strawman & The Jackdaws

Concludiamo col brano di maggior successo della band: “HASHTAG“. Clicca qui per il video ufficiale.

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