Un altro nuovo inizio di settimana con “Le Interviste di Nick“. Dopo aver conosciuto il giovanissimo rapper EsseNziale, quest’oggi incontriamo un’artista con un’origine completamente diversa e dalla lunga esperienza: stiamo parlando di Max Rasa.
Di origini Veneziane, è un cantante e autore di canzoni. Lui dice di sé: “Non vivo di musica, ma la musica è la mia vita”. Attualmente è il front man della “Cani Bastardi Band”, con un progetto pop rock, finalisti quest’anno (2021) di Sanremo Rock e Trend Festival che si terrà al teatro Ariston di Sanremo. Collabora con il noto musicista Michele Bonivento il quale è suo arrangiatore e produttore artistico ufficiale. Ama scrivere poesie e pensieri che lo aiutano poi, attraverso la composizione a trasformare un’idea in una canzone.
Mai come in questo momento, il nuovo singolo di Max Rasa pare essere vero e utile. Nelle note romantiche ma forti, nella melodia tra il tradizionale e il rock lento, nella voce profonda e toccante del cantautore, la canzone trova lo stesso coraggio dell’artista, esorcizzando – ma soprattutto sfidando – la malattia. Max, che è stato realmente in sala operatoria per un tumore, approda al mercato discografico con un brano tutt’altro che commerciale ma immediato e orecchiabile. Ce la si può fare, esiste un’energia superiore chiamata VITA. Questo il senso del bellissimo messaggio che, in tale momento storico, pare dover diventare un mantra così che la malattia ti faccia sentire e vedere il tempo non più come una muraglia invalicabile, ma solo un intervallo di “Vuoto Apparente”.
Al brano hanno partecipato Michele Bonivento (arrangiatore, produttore e keyboards), Stefano Ottogalli (chitarra), Paolo Andriolo (basso) e Vincenzo Tosetto (attore nel videoclip). Realizzato nello studio Good Wind Music, il videoclip è stato prodotto da Pietro Vettore.
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1) Ciao Max, vorrei sapere innanzitutto qualcosa in più sulle tue origini artistiche. Come e quando hai iniziato ti sei affacciato al mondo della musica?
Max Rasa: Ciao e grazie per questa intervista. Le mie origini artistiche risalgono a qualche decennio fa; ho sempre avuto una passione per cantare e poi di conseguenza mi sono avvicinato anche allo strumento per potermi accompagnare, l’incontro con gli amici che condividevano con me la stessa passione, le prime band dove si provava tra cantine e garage. Ai tempi della scuola avevo il mio professore di musica Francesco Zennaro (Zen),grandissimo musicista che ha avuto modo di suonare con Paolo Conte, che mi spinse e mi aiutò ad intraprendere questa strada virtuosa. Ho avuto modo di provare diversi percorsi artistici, da cantante, autore, musicista e anche inaspettatamente attore in un musical “Jesus Christ Superstar” versione Italiana. Mi sono confrontato con diversi generi musicali, dal rock, al pop, al blues e al jazz stile crooner. Per alcuni anni ho seguito delle lezioni di canto, con un vocal coach di grande esperienza, Andrea Tosoni, che mi ha dato la possibilità di crearmi una mia identità.
2) Nel tuo fare musica, sei mai stato influenzato da altri artisti o correnti musicali fino ad oggi?
Max Rasa: Chi non è influenzato da altri artisti o correnti musicali? Comunque penso che si debba vivere la musica a 360°, quindi di tutto un po’. Nello specifico prediligo il rock e tutto il mondo cantautorale.
3) Quanto pensi che sia importante avere una forte identità musicale e come commenteresti la tua?
Max Rasa: Penso che avere un identità forte, a volte carismatica, sia come dare l’impronta o fare una firma che definisca ciò che si è e ciò si vuole dire.
4) Potresti raccontarci qualcosa di più sul tuo nuovo singolo, “Vuoto Apparente”, sulla sua origine e il suo significato?
Max Rasa: “Vuoto Apparente” fa parte di un progetto più ampio da titolo “Sta Cambiando”, in particolare il brano non è altro che una mia biografia di questo ultimo periodo, dove ho dovuto affrontare un intervento chirurgico delicato che mi ha portato a vedere la vita come fossi su una bilancia, a pesare sulle mie scelte e su ciò che avevo fatto fino a quel momento. Ne è venuta fuori una forza che non mi sarei aspettato di avere, un’energia che ha reso piena la mia vita che solo fino a poco tempo prima sembrava vuota. Anche il videoclip, curato dal regista e direttore della fotografia, Pietro Vettore, ne dà testimonianza.
5) Cosa provi quando fai musica e cosa ti spinge a dare tutto te stesso per essa?
Max Rasa: Lo dico sempre che “Non vivo di musica ma la musica è la mia vita”, quindi credo che sia indispensabile viverla dando il meglio di te, fa bene al cuore, ti regala una lacrima e un sorriso allo stesso tempo, ti rende vitale e come nel mio caso ti aiuta ad affrontare ostacoli insormontabili.
6) Cosa puoi dirci del tuo lavoro come frontman della “Cani Bastardi Band”?
Max Rasa: Sono onorato e orgoglioso di far parte di questo progetto, che è nato nel 2019, per volontà mia e del chitarrista Mike Sardanu, Il nostro desiderio era quello di proporci con la nostra musica pop rock. Con questa convinzione ho scritto diversi brani e in seguito si sono uniti a noi gli altri componenti della band: Emiliano Nalon tastiere e sinth, Carlos Branagan al basso, Corrado Macchion alla batteria. Siamo finalisti nazionali della Manifestazione Sanremo rock e trend, che si terrà questo settembre a Sanremo al teatro Ariston, dove presenteremo una mio Brano di prossima uscita.
7) C’è qualche artista nel particolare con cui ti piacerebbe o vorresti avere l’onore di collaborare?
Max Rasa: Avrei diverse idee, ho già la fortuna di collaborare con alcuni musicisti molto bravi e ho l’onore di avere come arrangiatore e produttore artistico, Michele Bonivento. Sarei pronto ad accettare inviti, per collaborazioni, con chi ne avesse il piacere e l’intenzione di propormelo.
8) Quali sono i tuoi progetti futuri? C’è qualche obbiettivo che vorresti raggiungere nel particolare?
Max Rasa: Come dicevo prima ,sto pensando a Sanremo rock e ritornare a suonare i live. Poi, sicuramente oltre a promuovere i miei prossimi singoli, che saranno in uscita nei prossimi mesi, avrei il desiderio di pubblicare un EP in vinile. Buona Musica!
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