Le Interviste di Nick – Marc Perin

Marc Perin - Foto by Edoardo Tommasi
Le Interviste di Nick - Logo

Prima intervista della settimana con nuovi artisti emergenti qui su “Le Interviste di Nick“. Nell’ultimo appuntamento abbiamo incontrato la cantautrice Eugenia Martino, mentre oggi facciamo la conoscenza di uno straordinario chitarrista, proprio in occasione dell’uscita del suo nuovo disco: ecco a voi Marc Perin.

Marc Perin (classe ’93) è un chitarrista fingerstyle alto atesino. A parte qualche anno di scuola musicale da bambino, il suo percorso di crescita sullo strumento è da autodidatta. I suoi maestri: Tommy Emmanuel, Rodrigo y Gabriela, Andrea Valeri, Mike Dawes e Andy McKee, dei quali imita lo stile, rendendolo proprio. Certo ci vuole un’abilità non da poco per imparare da soli materiale così complesso, ma Marc è sicuramente un talento naturale, che mescola molto cuore, oltre alla tecnica necessaria. La sua carriera concertistica è intensa, realizzando un centinaio di live all’anno come solista, oltre le date con le sue varie formazioni parallele, per lo più in duo. Giunto al suo terzo album, si prepara anche a un tour europeo. Attualmente è insegnante di lingue alle scuole dell’obbligo e insegnante di chitarra privatamente, sia in presenza che con corsi on line.

Grow è il terzo disco da solista di Marc Perin, dopo il primo, ispiratissimo album del 2019 (Life Metronome) e il secondo lavoro discografico, l’Ep del 2020 Seen This Before. Come rivela il titolo, quest’ultima opera rappresenta un primo livello di maturità dell’artista, raggiunta dopo lo sviluppo dei dischi precedenti. Grow è anche un Concept Album in quanto ognuno dei suoi nove brani è dedicato a una figura specifica, a un caro amico, ed è un omaggio alla crescita, soprattutto umana, a cui ognuno di loro ha partecipato. Un disco che sancisce il ‘punto della situazione’ dell’artista, è l’istantanea di questo momento: un guardare indietro per capire dove si è oggi, nel presente. Contiene infatti rivisitazioni dei suoi brani più fortunati, due brani di nuova composizione, ma anche materiale non pubblicato nei dischi precedenti, per mancanza di spazio. Tre i video, pubblicati ancora prima della registrazione del disco, due dei quali verranno promossi assieme al rilascio dei corrispettivi singoli su Spotify. La copertina è un collage di disegni di bambini delle medie, alunni di Marc a Innsbruck, che hanno voluto ricordare così il loro insegnante che dopo nove anni all’estero rientra in Italia.

Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista

1) Innanzitutto, parliamo delle tue origini. Come e quando ti sei approcciato alla chitarra e hai iniziato questo percorso nel mondo della musica?

Marc Perin: Mio padre un giorno, quando avevo dieci anni, portò a casa una chitarra perché voleva imparare a suonarla e già a quei tempi lo strumento esercitava su di me un fascino particolare. Dopo un paio di anni ho iniziato a suonare in una scuola musicale ma senza troppa motivazione, fino a quando ho sperimentato un’emozione unica nel suonare in gruppo, durante un campus musicale a Bressanone. Quell’energia collettiva mi ha dato la spinta per continuare il percorso di studi. L’ispirazione musicale mi è arrivata invece ascoltando per la prima volta il duo Rodrigo y Gabriela. Era così che volevo suonare! Non sapevo come, ma ero sicuro che ce l’avrei fatta. Ho proceduto quindi da autodidatta, ascoltando e provando.

 2) Ci sono sicuramente molti musicisti celebri a cui ti ispiri. Quali reputi i più importanti che hanno contribuito a formare il chitarrista che sei oggi?

Marc Perin: Oltre Rodrigo y Gabriela ci sono altri musicisti fingerstyle che mi hanno fatto da ‘maestri’, come Tommy Emmanuel, Andrea Valeri, Mike Dawes e molti altri ma mi piacciono anche i Red Hot Chilli Peppers, i Linkin Park o i Metallica e i System of A Down. Un musicista che al momento mi ispira tanto è Alborosie, come è successo anche per i Rebel Rootz di Trento.

 3) Quanto pensi che sia importante avere una forte identità musicale e come commenteresti la tua?

Marc Perin: Sembrerà strano ma per me è importante NON avere una precisa identità musicale, così da poter restare aperti a più generi musicali senza concentrarsi su uno unico. Quando suono, provo a lasciare scorrere la musica attraverso di me e vorrei inviare, alle persone che la ascoltano, della buona energia. Questo secondo me è ciò che è importante.

 4) Parliamo del tuo terzo album “Grow”, appena pubblicato. Cosa ci racconti di questo disco?

Marc Perin: E’ un omaggio al periodo in cui ho vissuto a Innsbruck, dove ho lavorato come insegnante di Tedesco, Inglese e Musica presso la scuola Waldorf locale; si tratta di una scuola particolare, sullo stile di quella steinheriana. Ogni canzone dell’album è ispirata e dedicata a una persona specifica di quell’esperienza. Ho provato poi a lasciarmi andare senza pensare troppo a ciò che “dovevo” suonare e in questo senso “Grow” è l’album che sancisce questo tipo di crescita. La copertina, poi, è realizzata con un collage di disegni dei miei studenti, che mi hanno omaggiato così, quando sono rientrato in Alto Adige.

Marc Perin - Grow

5) Cosa provi quando fai musica?

Marc Perin: E’ diverso ogni giorno. A volte è terapeutico, altre volte mi fa diventare triste o melanconico, altre ancora mi rende molto felice. Ma ciò che è più importante è che quando suono mi sento in collegamento col mondo, con la natura tutta. E mi dà l’impressione di poter comunicare questa buona energia anche ad altre persone.

 6) Ad oggi c’è qualche artista con cui ti piacerebbe o vorresti avere l’onore di collaborare?

Marc Perin: Mi piacerebbe molto fare una canzone con i Rebel Rootz di Trento, gruppo reggae che mi ispira moltissimo, come dicevo prima. Poi, suonare una volta con i miei chitarristi preferiti sarebbe fantastico! Intanto ho il piacere e l’onore di aprire un concerto di Frank Gambale, il prossimo 15 Aprile.

 7) Quali sono i tuoi progetti futuri? E che vette vorresti raggiungere?

Marc Perin: A dire il vero non ci penso molto. Provo a non crearmi troppe aspettative. Sto organizzando un tour europeo per questa estate e suono sempre moltissimo, e va bene anche così: concentrarmi sull’adesso. Grazie a te Nick per avermi dato l’opportunità di parlare della mia musica, spero che faccia star bene tutti coloro che mi ascoltano.

Contatti e Link Utili su Marc Perin

Per altre novità a sfondo musicale, segui “Le Interviste di NickInstagram, Facebook, Twitter e sul Sito Ufficiale.

Le Interviste di Nick Logo