Appuntamento singolo per la rubrica emergenti di “Le Interviste di Nick” per questa settimana. Dopo l’incontro straordinario con l’attore, comico e tatuatore Alessandro Regis, ci è stato davvero difficile andare avanti, ma per provarci, recuperiamo un giovane artista del filone rap: ecco a voi Dodi.

Pseudonimo di Edoardo Colantonio nasce a Roma nel 2000. A soli 16 anni inizia a scrivere i suoi primi testi e prende parte ad un gruppo trap composto da ragazzi più grandi. Crescendo, dà il via ad una ricerca personale, un’analisi interiore che lo porta a voler trovare una sua dimensione, una sua impronta stilistica identificabile, riconoscibile. Da questa esigenza di esprimere se stesso attraverso la musica in modo autentico e personale, nasce l’idea di fondere la trap ad un universo tipicamente pop, un firmamento musicale che viene ben rappresentato da “Vieni con me”, un brano romantico ed attualissimo, che racconta l’amore di due adolescenti nel secondo decennio del 2000, visto con gli occhi del cuore, tra emozioni, dubbi, timori e desiderio di stare accanto alla persona destinataria di pensieri ed attenzioni quotidiane.

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1) Innanzitutto, partiamo coi tuoi inizi. Come e quando hai cominciato a fare musica e sei entrato in questo mondo?

Dodi: Ho iniziato a fare musica all’età di 15 anni con un gruppo trap. In cui però io ero il ragazzo più piccolo quindi si sono create certe dinamiche che mi hanno portato a intraprendere una carriera da “solista”.

2) Come hai scelto il tuo nome d’arte?

Dodi: Il mio nome d arte nasce dal fatto che mio fratello siccome non sapeva dire Edoardo da piccolo diceva dodo. Da li tutti mi chiamavano dodo e quando ho iniziato a fare musica appunto volevo un nome personale ho cambiato l’ultima vocale ed é uscito fuori dodi.

3) Ci sono artisti che ti hanno influenzato o ispirato?

Dodi: Tutto il cantautorato italiano penso mi abbia influenzato parecchio in particolare Vasco Rossi, Venditti e Franco Califano.

4) Quanto pensi che sia importante avere una forte identità musicale e come commenteresti la tua?

Dodi: Penso sia abbastanza importante avere una forte identità musicale soprattutto in questo periodo dove molte più persone fanno musica. La mia identità preferirei farla commentare ad altre persone non a me.

5) Parliamo del tuo singolo di debutto “Vieni con me”. Cosa puoi dirci su questo brano?

Dodi: Per quanto riguarda “Vieni con me” penso sia una canzone dove molte persone di qualsiasi età si possano rispecchiare poiché alla fine l’amore o comunque i sentimenti sono aspetti e situazioni che ognuno di noi vive, ha vissuto o vivrà nell’arco della sua vita. Sono molto contento di come é uscito il prodotto finale anche grazie alla aiuto di Filippo Minoia e Gomena project.

6) Cosa provi quando fai musica?

Dodi: Dipende dalle situazioni in cui la faccio però se dovessi generalizzare mi sento libero. Mi sfogo quando scrivo e metto i miei pensieri su carta. Quando sto male mi tira su e quando sto bene mi fa sentire ancora più bene.

7) C’è qualche artista con cui ti piacerebbe o vorresti avere l’onore di collaborare?

Dodi: Per puntare in altro direi Vasco Rossi magari però in futuro mi piacerebbe collaborare con Achille Lauro.

8) Quali sono i tuoi progetti futuri? E che vette vorresti raggiungere?

Dodi: Riguardo ai miei progetti ho altre canzoni che ho scritto che potrebbero fare parte di un album. E poi le miei ambizioni sempre sognando sono di riempire gli stadi

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