Le Interviste di Nick – Andreacarlo

Andreacarlo
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Nuovo appuntamento di inizio settimana con la rubrica emergenti qui su “Le Interviste di Nick“. L’ultima volta abbiamo approfondito la speciale collaborazione con Giuliano Gabriele e le Officine Meridionali per il loro nuovo singolo. Quest’oggi invece facciamo la conoscenza di un nuovo esperto cantautore: lui è Andreacarlo.

La vocazione di Andreacarlo per la musica nasce da bambino, osservando gli strumenti musicali in ditta da papà, che lo portava in magazzino a girare tra i Marshall e le Hamer. Si forma come musicista e sound designer nei primi anni 2000, realizzando musiche per eventi, fiere, pubblicità, videogiochi, e contemporaneamente è frontman e cantante della band Decò, con cui pubblica nel 2007 l’EP Canzone d’autunno per Nomadism Records. Terminata l’esperienza con la band, tra il 2011 e il 2013 è coautore di colonne sonore per cortometraggi. Nel 2020 ritorna alla musica pop come solista con il singolo Andràtuttobene, scritto durante il lockdown, cui fanno seguito Il mondo di domani, Alti e bassi e PPP, uscito nell’anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini. Nel 2021 raggiunge le finali regionali di Sanremo Rock&Trend con Il mondo di domani.

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1) Innanzitutto, parliamo delle tue origini. Come e quando hai deciso di fare musica e sei entrato in questo mondo?

Andreacarlo: L’ho “deciso” da adolescente, quando ho imbracciato la prima chitarra elettrica e poi inciso il mio primo demo casalingo su cassetta. Diciamo che il fatto che mio papà avesse una ditta di import-export di strumenti musicali ha aiutato: c’era una vicinanza all’ambiente musicale che mi ha ispirato. 

2) Come hai scelto il tuo nome d’arte?

Andreacarlo: Semplicemente sono i miei due nomi di battesimo!

3) Ci sono artisti che ti hanno influenzato o ispirato?

Andreacarlo: Tanti! Tra gli italiani Franco Battiato su tutti. Credo di aver maturato negli anni la capacità di non “imitare” ma di assorbire e riuscire a partorire qualcosa di mio che risulti a suo modo originale e non riproduca. Sono conscio che sicuramente nel mio lavoro si senta l’eco di Lucio Dalla, di Luca Carboni, di ciò che ho ascoltato, ma spero che sia tutto Andreacarlo. 

4) Quanto pensi che sia importante avere una forte identità musicale e come commenteresti la tua?

Andreacarlo: Credo che sia importantissimo, anzi che sia la cosa principale. Identità musicale significa essere riconoscibili, ma anche offrire un messaggio coerente, direi quasi avere una “poetica” che attraversi le canzoni, omogenea nonostante le ovvie differenze dei brani. Ritengo che la mia identità si senta, che il mio lavoro sia coerente. Si tratta sicuramente di un cantautorato pop-rock solido e allo stesso tempo abbastanza classico, anche se “figlio di un figlio degli anni ‘80”, sorretto da testi che ritengo essere particolarmente significativi di quello che sono io e di quello che può essere oggi la mia generazione.

5) Parliamo del tuo nuovo EP “Alle 4 del Mattino”. Cosa puoi dirci su questo lavoro?

Andreacarlo: È il mio primo lavoro solista a distanza di tantissimi anni dalla mia precedente esperienza musicale; un ritorno chiamiamolo. Un disco figlio della paternità e allo stesso tempo del lockdown, una sorta di bilancia e di bilancio. Parlo a quelli che, come me, nel momento di mettere su famiglia sono di solito lontani ormai dalle novità musicali, e magari hanno per riferimento cantanti coetanei che però continuano a parlare giovani, a volte inspiegabilmente. 

Andreacarlo - Alle 4 del Mattino

6) Cosa provi quando fai musica?

Andreacarlo: Fare musica per me è il processo finale di qualcosa. Nel senso che è la maniera di estrinsecare e di elaborare qualcosa che da un po’ di tempo mi risuona dentro. È curioso perché il momento è liberatorio ma in realtà, quando un pezzo è scritto, c’è una parte di te che ha lasciato andare e un’altra che sa benissimo che quella liberazione invece necessiterà di un altro anno di lavoro per poter uscire ufficialmente, per essere registrata incisa e pubblicata. È come se le cose di cui ti liberi in realtà ti restassero attaccate addosso in un modo o nell’altro molto più a lungo di quanto tu non pensassi. 

7) C’è qualche artista con cui ti piacerebbe o vorresti avere l’onore di collaborare?

Andreacarlo: Eugenio Finardi, su tutti. Chissà, magari questo mio appello non resterà inascoltato. Alice anche: mi piacerebbe fare un disco di duetti con sole voci femminili, ho già le canzoni dentro un cassetto. Se poi il progetto dovesse realizzarsi scriverei anche a Lori Carson, cantautrice made in USA.

8) Quali sono i tuoi progetti futuri? E che vette vorresti raggiungere?

Andreacarlo: Ho un disco in preparazione, dovrebbe uscire in primavera 2023. Quest’anno continueremo con la promozione di questo EP, dovrei suonare live in un po’ di appuntamenti per presentarlo. La vetta, o meglio diciamo il sogno? Da italiano medio dico Sanremo!

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