Progetto “Dikotomika”: Felice Morra

Dikotomika
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Primo appuntamento di Novembre qui su “Le Interviste di Nick“. Si tratta dell’inizio di una breve e speciale rubrica dedicata, come da titolo al progetto discografico/letterario “Dikotomika – scarpe rosse per non dimenticare” di Valeria Frontone, presentato ormai un mese fa. L’album/libro, composto da testi di diversi autori, attende solo in concerto ufficiale di presentazione. In attesta di tale evento, abbiamo deciso di dare uno sguardo più approfondito all’essenza stessa del progetto, andando a conoscere i vari autori dei testi presenti nel libro. Quest’oggi il primo appuntamento è con il dottor Felice Morra.

Medico, psicoterapeuta, operatore teatrale, direttore responsabile RSA A, Merini del Distr. 28 ASL Na 1 Centro. Consulente creativo per la formazione del personale c\o la Cinerent pubblicità srl, Melito di Napoli. Direttore del Laboratorio Teatrale “Oltre” in Napoli. Dal 2015 Co-ideatore e Direttore Artistico del “Progetto J-Krè” VIII Municipalità di Napoli, progetto di rivalorizzazione dei beni comuni con finalizzazioni al recupero sociale con strumenti culturali, artisti e sportivi, finanziato dal MIUR. Socio Fondatore del gruppo musico-teatrale “DettoTraNoi” di Napoli.

Felice Morra

Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista

1) Abbiamo già potuto leggere qualcosa sulla tua biografia, ma potresti presentarti e dirci qualcosa in più su di te?

Felice Morra: Ho 65 anni, sono medico-psicoterapeuta-operatore teatrale, sono attualmente responsabile di una RSA di Napoli ( famigerata in tempo di covid), esercito la psicoterapia nel mio studio in regime di intra-moenia, conduco laboratori nelle scuole contro la dispersione scolastica con la tecnica della “teatro-terapia”, faccio parte di un gruppo musico-teatrale i “ DettoTraNoi”, sono docente nel corso di management sanitario della Federico II, sono sposato con Eleonora e ho un cane.

2) Qual è il tuo rapporto con l’arte, la musica e la scrittura?

Felice Morra: Vivo l’arte, la musica e la scrittura come assolute necessità vitali, soprattutto come fruitore ma anche, nel mio piccolissimo, come autore-esecutore spesso in contesti associativi culturali e nei laboratori esperienziali che conduco. Danno senso alla mia vita, insieme all’amore.

3) Come hai conosciuto la musicista e compositrice Valeria Frontone?

Felice Morra: Valeria è stata una grandissima compagna di viaggio, abbiamo suonato insieme secoli fa e ci siamo divertiti come matti. Nel mio ricordo vive un fotogramma di quando su un palco di un paesino beneventano improvvisammo una “ Cicerenella” esplosiva, lei con il suo amato violino ed io con la mia tammorra e voce. PS: era un concorso per gruppi popolari e arrivammo secondi…primo fu il gruppo del figlio del sindaco … tsè.

4) Qual è la tua opinione sul problema della violenza sulle donne?

Felice Morra: La violenza sulle donne è evidentemente una tragedia a genesi culturale e la strumentazione per contrastarla deve vivere in tutte le comunità educanti.

5) Cosa ne pensi del progetto “Dikotomika”?

Felice Morra: Il progetto “ Dikotomika”, per la sua bellezza artistica e contenutistica, fa pienamente parte della strumentazione culturale a cui accennavo prima per contrastare la violenza sulle donne. Il veicolo artistico resta a mio parere quello più efficace e penetrante nelle coscienze.

6) Come hai scelto o ti è stato assegnato il brano “Micro Boss” e cosa puoi dirci sul tuo racconto su di esso?

Felice Morra: La scelta del brano è stata come la scoperta di un fiore che apre i mondi dei colori e del gioco fanciullesco. La piccola fiaba tende a smontare i miti riportando l’animalità pseudo-primordiale a sensazione umana, quella si primordiale, di pienezza e di gioia.

7) Hai in mente qualche progetto per il futuro in ambito artistico, musicale o letterario?

Felice Morra: I miei progetti riguardano la ridefinizione dell’arte come strumento di cambiamento, prossimo è un laboratorio di teatro-terapia c\o una scuola di Sant’Antimo, rivolto ai genitori.

8) Fai un saluto ai lettori e se puoi, dai un consiglio o una raccomandazione.

Felice Morra: Posso, solo alla luce della mia vetusta età, permettermi di consigliare a tutti di concedersi la bellezza di “stare con l’altro” e di stare “gettati” nel mondo e se ciò accade con il filtro dell’arte ancor meglio si recita la propria parte di umani. Il mio saluto a tutti voi vuole viaggiare con la leggerezza di un aquilone.

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