Potena “Lo Sbarco sulla Luna”: Recensione

Potena - Lo sbarco sulla luna

Eccoci con l’ultimo appuntamento della settimana qui sul sito di “Le Interviste di Nick“, questa volta con una nuova recensione. L’artista che abbiamo la fortuna di approfondire oggi è una nostra vecchia conoscenza, già intervistata più di due anni fa su linkazzato.it e che incontriamo nuovamente dopo tempo. Stiamo parlando del talentuoso cantautore Potena e del suo nuovo album “Lo Sbarco sulla Luna“.

Potena: Biografia

Da subito si fa strada in lui il bisogno di esprimere la sua visione del mondo attraverso note e parole e già sedicenne fonda la sua prima band, gli Aks; il gruppo miscela musica jamaicana con le sonorità underground di quegli anni. Potena partecipa con il combo a numerosi concerti e festival, di spalla a band nazionali e internazionali (Shandon, Vallanzaska, Statuto, Skawar, Corey Dixon etc.); con la vittoria al contest Torstock gli Aks incidono in studio l’album (scritto da Potena) “Allegro in key of Ska“, distribuito dall’etichetta indipendente Kob records.

Terminata l’esperienza con il gruppo ska, i progetti musicali ideati spaziano dal cantautorato italiano all’indie, dal soul alla world music, dal punk-rock al jazz: collabora con i Onedroppers di Milano per i quali scrive “Thanks“, suona con i gruppi romani The Bosh (punk hc) e The Aboriginals (rocksteady/reggae) e con le band marchigiane il Volo di Cassiel (indie rock) e Soulround (jazz/fusion), portando la propria musica nei locali e nelle piazze e in diversi festival (Contestaccio, Note tempo village, etc.).

A febbraio 2019 registra come cantautore e tastierista il suo primo album da solista “Gharbi” (in italiano e inglese), distribuito dalla picena ProArtFactory, esprimendosi in piena libertà attraverso un’originale contaminazione di stili e ritmi che da sempre contraddistingue la sua musica.
Con il brano “Gharbi è stato selezionato alla fase preliminare della XII edizione del Tour Music Festival nella categoria Autori. Inoltre è stato selezionato per le fasi regionali dell’edizione del 2020 di Sanremo rock.

A febbraio 2020 entra in studio (Skunk studio di Marco Pallini) per registrare i brani del nuovo album “Dentro gli occhi di Clint” distribuito da Altirecords, da cui sono estratti due singoli, “Sudo Sud” e “Dentro gli occhi di Clint”. Ha partecipato a diversi festival ed eventi musicali, tra cui “Note in Alta quota”, organizzato dal Giardino della Flora Appenninica (IS) con il patrocinio della regione Molise ad agosto 2019 e il “Summer 2021” patrocinato dal comune di San Giacomo degli Schiavoni (CB).
In anni recenti Potena ha seguito corsi di piano jazz, di canto moderno e di canto jazz, genere – quest’ultimo – particolarmente nelle corde dell’artista termolese.

Lo sbarco sulla Luna - Potena

Lo Sbarco sulla Luna: un viaggio tra luoghi ed emozioni

Il 3 settembre 2022 è uscito il suo ultimo lavoro “Lo Sbarco sulla Luna” (distribuito da Altirecords), da cui sono stati estratti i singoli Ti sembra facile, in cui il compositore Potena duetta con Emilia Zamuner, Murakami e Due fratelli. Negli otto brani dell’album la trama si compone attraverso testi dal contenuto intimistico in cui è pregnante il tema della ricerca di senso tra episodi della quotidianità ed eventi dai contenuti più universali. Il sound di Potena si contraddistingue per una originale contaminazioni di stili e ritmi: dal cantautorato italiano al blues, dal soul al funky, dall’indie rock al latin jazz, in una miscela eclettica davvero originale.

Con questa introduzione, siamo pronti per esplorare in modo più approfondito il fantastico lavoro e l’impegno che Potena ha profuso nel suo nuovo disco “Lo Sbarco sulla Luna“.

Lo Sbarco sulla Luna: Le tracce

Ti Sembra Facile

Un’anima ska emerge immediatamente in questa accattivante intro con chitarre e percussioni e dove la suadente voce di Emilia Zamuner inizia ad accennare i primi vocalizzi. Subito dopo entra in scena Potena, invita ad interrogarsi sulle difficoltà, sulla semplicità o meno di certi gesti, che alcuni di noi, spesso danno per scontati: saper soppesare, dare il giusto valore e lo spazio ad abbracci, speranze, momenti insieme, attimi rubati; e così anche Emilia incalza, portandoci a dubitare e ad interrogarci su alcune di queste dinamiche. Le due voci si sostengono a vicenda, si valorizzano senza mai rubare la scena l’una all’altra. La parte centrale del brano lascia spazio ad un assolo dal sapore jazzistico, fino a quando i due cantanti non subentrano in contemporanea mettendo a nudo la voce interiore legata al proprio sentire, un sentire legato ad una luce di speranza per il futuro che romanticamente incanta mentre il brano sfuma sulla sua conclusione.

Murakami

Un nome che ci evoca tante immagini, legate all’arte e alla letteratura è quello che da il titolo a questa canzone. Il pezzo attacca subito con voce e chitarra e il ritmo in levare ne scandisce chiaramente il tempo. Anche qui, possiamo imparare ad apprezzare le cose semplici, affinché non vengano sottovalutate e se ne possa comprendere il valore; perché in un mondo afflitto dalla guerra, anche le domeniche soleggiate o il tempo passato ad un bar acquisiscono gran valore. Il brano sfrutta romanticamente un sottile ironia, con un’impronta musicale che spicca particolarmente nei ritornelli e nell’assolo prima della parte finale.

Due Fratelli

Un brano dall’inizio calmo, lento con un che di romantico. Un ticchettio come quello di un metronomo o di un orologio fa da sfondo ad un pianoforte. CI vengono introdotti due fratelli e il loro rapporto, che seppur solo accennato, capiamo essere problematico, fatto di tensioni e silenzi, incrinatosi col tempo, come spesso accade tra fratelli. E’ un poetico incontro nel tentativo di riconciliarsi, appianare le divergenze che fa si che i due facciano un passo in avanti verso il loro risveglio. Il pezzo dalla forte impronta rock si accende sempre più man mano che va avanti, anche qui, culminando con uno special poco prima della sua conclusione.

Lo Sbarco Sulla Luna

Una intro soft e ritmata di chitarra da l’avvio a “Lo Sbarco Sulla Luna”, brano che porta il nome dello stesso album. Un testo romantico e melanconico, la storia di promesse non mantenute che hanno provocato una rottura, questo è il racconto che l’autore ci propone. Il ricordo di una storia d’amore e di un abbandono ci accompagnano in un ritornello melodico, ove il romanticismo raggiunge l’apice e ci fa uscire dall’atmosfera fino a toccare la luna. E quando pensiamo di aver sentito tutto quanto ciò che poteva esserci offerto, ecco che la seconda parte ci offre una nuova situazione: la musica la stessa, ma le emozioni si sono evolute, come in un nuovo incontro dopo tempo portatore di rivelazioni intime. Il brano sembra tornare poi ai suoi inizi, fino a quando non sfuma dolcemente nel finale.

Aretha

Un’atmosfera quasi caraibica, ma con quella nota jazzistica che non guasta mai, è quella che caratterizza l’incipit di “Aretha”. Un’altra storia complessa è al centro di questo brano. Un rapporto difficile, anche solo da vivere, una distanza tra due amanti creata dal disinteresse, dagli impegni, dall’amore per l’arte e lo spettacolo che portano uno dei due ad allontanarsi, partire andare lontano e della nostalgia dell’altro, che cerca di rimettere insieme i pezzi e di combattere la mestizia e una tale lontananza dando voce ai sentimenti del suo cuore, facendo i conti con le proprie lacune, le debolezze, le sconfitte, ricordando tutte le recriminazioni e i rimproveri subiti per poi seppellire i ricordi dolorosi così da andare avanti. Nonostante la malinconia del testo, il contrasto dovuto alla musica decisamente più allegra, energica e movimentata, genera un’atmosfera speciale e super coinvolgente.

La Juve

Dall’avvincente introduzione a suon di armonica, “La Juve” ci racconta di un’altra storia, un sott’inteso d’amore, pieno di indecisioni, pensieri, periodi passati a rimuginare, attese rubate. Cosa fare nella vita in questi momenti di incertezza? Ce lo dice l’autore: non aspettare il momento propizio, l’arrivo della primavera, perché sia in amore come in ogni altra occasione può rivelarsi fugace; meglio darsi da fare giorno per giorno per costruire qualcosa di duraturo. Il sapore soft/country rock della musica del pezzo si sposa squisitamente con la profondità del testo.

Banale

Con questo incipit R&B/Pop, Potena sembra volerci portare indietro nel tempo, tra gli anni 70 e 80, dove il romanticismo di alcuni splendidi musical la facevano da padrone. Anche qui, il desiderio e l’invito a non sprecare tempo, a non perdere un attimo, per certe persone e momenti è la chiave principale. Anche in un unico giorno di festa, anziché pensare a riposare, affetto, amore e amicizia possono trascinarci e vivere queste emozioni senza pensare ai pareri e i giudizi esterni, perché ognuna di queste cose, specie quando la viviamo, è essenziale e mai banale. I cori e l’organo nel ritornello sono una finezza che richiama ulteriormente quelle atmosfere Greasiane già esaltate sin dall’inizio, così come l’assolo di chitarra elettrica poco prima della fine e che accompagna verso la conclusione.

Casanova

Ed eccoci giungere alla fine del disco, con il sound latino di “Casanova”. Piano e percussioni sono quel che servono per questo brano movimentato, accattivante e super ballabile, che ci fa viaggiare con la mente pur restando a casa sul divano. I pensieri volano verso città lontane, calde spiagge piene di avventure e possibilità, con l’idea di trasformarsi in un avventuriero rubacuori, un vero e proprio Casanova di successo, ma la realtà è che fantasticare si rivela solo una piccola fuga temporanea e che quando troviamo l’amore, abbiamo già trovato il nostro posto nel mondo.

“Lo Sbarco Sulla Luna” – Voto Finale: 8/10

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