Le Interviste di Nick: il ritorno di Al Vox

Al Vox
Le Interviste di Nick - Logo

Nuova intervista qui su la rubrica emergenti di “Le Interviste di Nick“. Quello di quest’oggi, come preannunciato, rappresenta uno speciale ritorno, perchè incontreremo nuovamente un’artista che abbiamo conosciuto per la prima volta circa 8 mesi fa e al quale diamo spazio grazie alla Pako Music Records: diamo il bentornato ad Al Vox.

Pseudonimo di Alberto Lupia, è un cantautore, attore, regista, polistrumentista e scrittore italiano nato a Genova nel 1992. Dopo svariate esperienze in formazioni punk-rock come i Blind Carnival, nel 2014 dà il via alla sua carriera solista pubblicando il primo album, “Loop“, supportato da una tournée che lo vede al fianco di artisti del calibro di Naim Abid, Pier Gonnella e Francesco Baccini. Nel 2015 partecipa e vince il concorso Oltre il Jukebox con il brano “Il figlio di Epicuro”, release estratta dal disco d’esordio solista. Pochi mesi più in là, rilascia il suo secondo progetto full length, “Canzoni Degenerazioni“, che vanta la collaborazione di Bobby Soul nel brano “Il Vento”. Dopo aver fatto da opening act ai Linea 77, Al Vox partecipa a Il Cantagiro con il singolo “Davanti allo specchio”, classificandosi nelle prime 10 posizioni. Tra il 2016 e il 2018, si esibisce in moltissime location sul territorio nazionale con performance acustiche che lo vedono cooperare con diversi colleghi. Il 27 Gennaio 2019 è il turno del terzo disco, “Alter Ego“, album che apre le porte al featuring con Franca Lai sulle note di “La Danza” e, conseguentemente, ad un’incredibile serie di live estivi per tutta la Penisola. Nel 2019 condivide il palco con Fulminacci e a nel 2021 firma il suo primo contratto discografico con l’etichetta meneghina Pako Music Records, con la quale pubblica, in data 08 Marzo, “Il Giullare“, singolo avvolto da una struggente intensità che evidenzia la poliedricità della sua Arte ed a cui segue, Il 29 Giugno dello stesso anno, “Autodipendenza“, un inno tagliente e personale che si muove tra Dance ed Elettro Pop, con sfumature vintage e tratti retrò. Il 02 Febbraio 2022, in occasione del suo trentesimo compleanno, Al Vox pubblica “TRENTA”, il suo terzo album. Il disco, un concept caleidoscopico ed istrionico, rappresenta il manifesto artistico del suo artefice, evidenziando la sua visione personale e professionale del mercato musicale contemporaneo. Un’enfatica rappresentazione dell’esistenza umana, tra emozioni distopiche, dolcezza, irriverenza, rabbia, gioia e frustrazione, capace di portare in scena lo straordinario spettacolo della vita in ogni sua sfumatura e chiaroscuro, mettendo in luce una molteplicità di sensazioni, stimoli e pensieri che riconfermano la perspicacia creativa di Al Vox.  Dotato di una finezza d’animo di raro riscontro e di una versatilità che gli consente di spaziare agevolmente dal canto alla recitazione, dalla scrittura alla composizione e dalla fase embrionale di un progetto artistico alla sua completa realizzazione, Al Vox è uno dei rappresentati più completi, originali e innovativi del panorama musicale italiano.

Scopri link e contatti utili alla fine dell’intervista

1) Ciao Alberto, bentornato! Per favore, raccontaci nuovamente qualcosa di te.

Al Vox: Alberto è un giramondo nell’Esistenziale. Ho visitato nella mia vita più parti della mente umana che Città di meta Turistica. Pensa che mai mi sono definito Artista, ma ho sempre detto di essere sposato con l’arte. La vedo come una sorta di Angelo Bianco salvifico e terapeutico. E ciò mi ha fatto venire voglia di buttarmi su tutto. Non solo musica, che devo dire che dal 2007 a oggi, mi ha sempre trattato bene, seppur oggi ci sono momenti più complessi, ma anche Cinema e sono pure riuscito a trovare un editore e pubblicare un libro di poesie “Delirium Psiche”. Quindi devo essere sincero: guardando indietro nella mia vita privata e artistica a oggi sarei davvero ingrato a lamentarmi. Ed è per questo che prego per un futuro sereno per tutti.

2) Quale pensi che sia la parte migliore di questo lavoro? Ricordiamo a tutti che è prima di tutto un lavoro, seppur poco riconosciuto.

Al Vox: Mi fa piacere che sottolinei questo punto. Io, invero, cerco di darlo per scontato, invece no, va specificato eccome. E la cosa più bella è lottare a testa alta perché solo chi si ferma in un percorso fallisce.

3) Cosa ti differenzia da tutti gli altri artisti?

Al Vox: Sinceramente non saprei, non conoscendo il loro cervello, e non voglio troppo basarmi sulle impressioni. Ma di certo quello che ascoltate di mio è genuino, non a tavolino. E, se mi permettete, quando si lavora per creare Arte ci vuole anche un minimo di coscienza dei contesti storici del mondo di prima (che tra l’altro toccano sempre il momento “Arte”). Il problema è che ci sono persone che non hanno capito nulla nemmeno nell’attuale, e hanno più dei miei trent’anni. Non mi definisco di certo genio, ma sicuramente sono più consapevole.

4) Parliamo del tuo nuovo lavoro, “NoEasy”, contenente due brani inediti. Cosa puoi raccontarci di questi brani?

Al Vox: Innanzitutto partiamo dal titolo. È una Crasi tra “Noise” (Detto anche Noise Rock) e “Easy Listening”. Io sono molto attento come in questo Mini EP o Digital LP a quella che chiamo “Psyche Music” (Musica della Psiche). Può cambiare il genere, ma le tematiche toccano i pensieri, le riflessioni mentali della psiche come Amore, Felicità, ma anche Spleen, Odio, Aiuto per chi non è rappresentato. Come proprio nel caso de “Il Mio Nome è Nessuno”, il Lato A Noise, dove però introduco una pessima novità che ho provato sulla mia pelle: Vi sono persone che attraverso la tua mano tesa ti pugnalano. “FeliceD’esserCane” invece esplora il mondo dell’Umanita vera degli animali. In ricordo, per renderla ancora più indelebile, della mia cucciola Suzy, prematuramente scomparsa ma come potrei dimenticarla.

Al Vox - NoEasy

5) Qual è l’emozione più grande che provi quando fai musica?

Al Vox: Che sono conscio che continuerò a farlo all’infinito e oltre.

6) Hai in previsione date di concerti?

Al Vox: Chissà! Sono ottimista! Però ci vuole un ambiente anche in questo campo più inclusivo sennò è tutto più complicato.

7) Pensa a te cinque anni fa, in cosa e come ti senti cambiato rispetto a quegli anni?

Al Vox: Domanda complessa. Io ho fatto errori nella mia vita. Alti e Bassi psicologici e quant’altro per un animo sensibile. Eppure sono qua a scrivere. Pertanto credo che non ci sia un Al cambiato nel tempo, direi, più conscio nel tempo. Sognante sulla luna ma con una testa sul collo per affrontare la vita oggi sempre più complessa. Per questo è arrivato il momento di sorridere!

Contatti e Link Utili su Al Vox

Per altre novità a sfondo musicale, segui “Le Interviste di NickInstagram, Facebook, Twitter e sul Sito Ufficiale.



Le Interviste di Nick Logo